Il prossimo autunno si concretizzerà l’ultima rivoluzione della prevenzione incendi, la più rilevante dai tempi del Nulla Osta Provvisorio in quanto riferita ad aspetti sia amministrativi che tecnici.
Il Codice 2.0 introdurrà i concetti di gestione della folla (crowd management) e di sovraffollamento localizzato (crowd crush), enfatizzerà il profilo di rischio ambientale ed esplicitamente che vengano valutati in maniera adeguata i depositi di materiali combustibili anche ubicati all’aperto, in spazio a cielo libero.
Il Codice 2.0 si pone dunque come obiettivo principale il superamento di tutte le criticità emerse e segnalate in questi quattro anni di doppio binario, e si arricchisce, nel testo, di illustrazioni ed esempi puntuali, al fine di dirimere i numerosi dubbi interpretativi, inevitabili, vista la complessità dell’opera.
spettacolo, stazioni ferroviarie, ecc.) e la riscrittura di quelle, come la V.6 autorimesse, che avevano evidenziato particolari criticità nell’applicazione.
La transizione dai decreti prescrittivi a quelli prestazionali, che si sta concretizzando con il Codice e le Regole Tecniche Verticali ad esso collegate, non coinvolge, per il momento gli impianti di produzione di potenza termica, elettrica o meccanica, e di processo, per i quali l’approccio normativo si mantiene, al momento, ancora quello prescrittivo tradizionale.
Si profila dunque una svolta epocale che richiede una maggiore preparazione sia per i progettisti che per i Funzionari Tecnici dei Vigili del Fuoco e quindi una stagione (intesa come periodo della vita) di grande studio e applicazione.